Citazioni dal Film " 300 "



Erano i 300 contro un milione... e hanno combattuto per la cosa che amavano di più... Sparta.

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Facciamo ciò per cui siamo nati, ciò per cui siamo stati addestrati... Nessun prigioniero... Nessuna pietà.

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- Le nostre frecce oscureranno il sole.
- Allora combatteremo nell'ombra.

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Le vostre donne saranno fatte schiave...
Evidentemente non conosci le nostre donne... avrei potuto mandare anche loro a combattere.

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Soldato spartano: "Non conoscono morte o sconfitta, non queste tenebre, non questi immortali..."
Re Leonida: "Immortali?... metteremo alla prova il loro nome!"

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"Addio amore mio". Non lo dice. Non c'è spazio per la tenerezza, non a Sparta. Non c'è posto per la debolezza. Solo i duri e i forti possono definirsi Spartani. Solo i duri. Solo i forti

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Capitano persiano: "Spartani! Arrendetevi e deponete le armi!"
Leonida: "Venite a prenderle!"

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Ricordate questo giorno, uomini. Perché questo giorno è vostro e lo sarà per sempre.

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Anche gli dei sanguinano.

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Spartani!
Fate un'abbondante colazione, mangiate...
perché stasera ceneremo nell'Ade.

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- Tu che mestiere fai?
- Il sarto, mio re.
- E tu?
- Il fabbro.
- Spartani, qual è il vostro mestiere?
(grida di guerra)
- Come vedi, ho portato molti più soldati di te fratello.

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Non è la paura a governarlo, ma solo una cresciuta percezione delle cose: l'aria fredda nei polmoni, i pini piegati dal vento della notte che incombe. Le sue mani sono ferme. La sua forma: perfetta.

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Il lupo comincia a girare intorno al ragazzo. Artigli di acciaio nero. Pelo scuro come notte. Occhi rossi di fuoco: gioielli dalle cave dell'inferno.

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Serse: "Non ci sarà alcuna gloria nel tuo sacrificio, presto cancellerò persino il ricordo di Sparta dagli annali!, ogni pergamena scritta dai greci verrà bruciata!, a ogni storico greco e a ogni scriba verranno cavati gli occhi e la loro lingua mozzata!. Chiunque evocherà il solo nome di Sparta o di Leonida sarà punibile con la morte!! Il mondo non saprà mai che siete esistiti Leonida!"
Re Leonida: "Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita, che persino un Dio re può sanguinare."

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Ricorda chi eravamo. L'ordine più semplice che un re possa dare. Ricorda perché siamo morti... lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio... il suo desiderio era semplice... ricorda chi eravamo... così mi ha detto, era la sua speranza, "se un'anima libera dovesse arrivare in questo luogo negli innumerevoli secoli di là da venire possano tutte le nostre voci sussurrargli dalle pietre senza età... và a dire agli spartani viandante che qui secondo la legge di sparta noi giaciamo"... e così il mio re è morto, e i miei fratelli sono morti appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero! Si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa, hanno dato la vita! Non solo per sparta! Ma per tutta la grecia! E per la speranza difesa da questa nazione ora su questo aspro frammento di terra chiamato platea le orde di serse affrontano la loro disfatta! [grida di battaglia]. Li davanti i barbari si raccolgono. È nero il terrore che afferra saldo i loro cuori con dita di ghiaccio, conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani. E ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10.000 spartani alla testa di 30.000 liberi greci! [grida di battaglia]
Le forze del nemico ci superano di sole tre volte! Un segno per tutti i greci. Quest'oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia! E lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare! Dite grazie soldati A re leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!

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Inginocchiarmi? Vedi Serse, massacrare tutti i tuoi soldati stamattina, mi ha provocato un fastidiosissimo crampo alla coscia per cui mi risulta impossibile inginocchiarmi.

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Quando il bambino nacque, come tutti gli spartani fu esaminato: fosse stato piccolo, gracido, malato o deforme sarebbe stato scartato; quando fu in grado di reggersi in piedi ricevette il battesimo del fuoco al combattimento, gli insegnarono a non indietreggiare mai a non arrendersi mai, gli insegnarono che la morte sul campo di battaglia al servizio di sparta era la gloria più grande che la vita avrebbe potuto offrirgli.

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A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria il tempo gli ha dato ragione perché da greco libero a greco libero, si è tramandata la notizia, che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa hanno dato la vita, non solo per Sparta, ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione, ora qui su questo aspro frammento di terra chiamato platea le orte di Persia affrontano la loro disfatta!
Li davanti i barbari si raccolgono, è il nero il terrore che afferma salvo i loro cuori condite di ghiaccio conoscono molto bene i pietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani, e ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10000 spartani alla testa di 30000 liberi greci. Le forze del nemico ci superano di solo tre volte, un segno per tutti i greci, questo oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia, e lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare... dite grazie soldati... al re Leonida e ai prodi 300... alla vittoriaaaaaaaaa!!



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